​Istria – terra di vino, sole e tradizione

​​L’Istria è la più grande penisola dell’Adriatico, divisa tra la Slovenia e la Croazia, ma unita nello spirito, nei sapori e nelle storie. Questa regione mediterranea incanta per la sua autenticità, diversità e tradizione vinicola che risale a secoli fa. A nord si estende l’Istria slovena, collinare e costiera, dove regnano il Refosco, la Malvasia e il Cipro. Città come Capodistria, Isola, Pirano e il villaggio collinare di Marezige sono la casa di viticoltori appassionati e di strade del vino che invitano alla degustazione e alla scoperta.

​A sud si estende l’Istria croata, una regione vinicola con una ricca varietà di terreni e microclimi – dalla terra rossa intorno a Vižinada fino alle colline rocciose di Buie e Montona. Qui la Malvasia acquista la sua tipica freschezza varietale, mentre il Refosco e il Terrano esprimono tutta la loro forza e personalità. L’Istria croata vanta alcuni dei viticoltori più rinomati della regione, numerosi festival del vino e autentiche esperienze enogastronomiche.

​Vina Istriana unisce tutto – dal nord al sud dell’Istria. Qui troverete le storie dei viticoltori, il sapore delle varietà autoctone e il cuore della regione che vive e respira attraverso il vino.

​La storia della viticoltura in Istria

​L’Istria è una delle più antiche regioni vinicole d’Europa, dove la cultura del vino fiorisce da oltre 2600 anni. La sua storia è un mosaico di influenze di diverse civiltà che hanno plasmato il carattere attuale dei vini istriani.

VI secolo a.C.

Inizi antichi

I primi vigneti sono stati portati sulla costa istriana dai coloni greci. Le scoperte archeologiche di anfore a Pola dimostrano il commercio del vino, che i Romani hanno successivamente chiamato "vino istriano".

I-V secolo d.C.

Età d'oro romana

I Romani hanno sviluppato la viticoltura in un'industria organizzata. Hanno costruito terrazze di vigneti e ville con mosaici vinicoli. Il vino è stato esportato in tutto l'impero.

VI-XIV secolo d.C.

​Medioevale mantenimento della tradizione

​La viticoltura è stata mantenuta dai monasteri benedettini (ad es. San Michele nel Canale di Leme). La repubblica di Venezia ha stabilito rotte commerciali per l'esportazione di Malvasia in Europa nel XIII secolo.

​XV-XVIII secolo d.C.

​Dominazione veneziana

​Venezia ha introdotto standard di qualità rigorosi. I vini istriani, in particolare la Malvasia, sono diventati popolari nelle corti di tutta Europa, compresa l'Inghilterra e i Paesi Bassi.

​XIX secolo

​Modernizzazione austro-ungarica

​Gli austriaci hanno introdotto nuove varietà (Merlot, Cabernet) e hanno fondato scuole di viticoltura. Un'epidemia di fillossera negli anni '80 ha distrutto la maggior parte dei vigneti, che sono stati ripristinati con portinnesti americani.

​XX secolo

​Industrializzazione socialista

​Nel tempo della Jugoslavia, la produzione si è concentrata sulla quantità, il che ha portato a un calo della qualità. La maggior parte del vino è stato prodotto per il mercato di massa.

​1990-oggi

​ Rinascimento dell'enologia istriana

​Dopo l'indipendenza, i viticoltori sono tornati alle varietà autoctone (Refošk, Teran, Malvazija, Cipro). Sono nate boutique vinicole che enfatizzano la qualità e la tradizione. Oggi l'Istria è considerata una delle regioni vinicole più innovative dell'Europa centrale.

​21esimo secolo

​ Sfide e successi contemporanei

​I produttori di vino istriani combinano con successo la tradizione con le tecnologie più recenti. Il Teran e la Malvazija hanno un'indicazione geografica protetta, mentre le cantine attirano i turisti con degustazioni e turismo del vino.

​I sapori dell’Istria – vini nati dal sole e dalla pietra

​L’Istria coltiva con orgoglio le sue varietà di uva autoctone, che per secoli si sono adattate al gusto del clima mediterraneo e del suolo istriano. Tra queste spiccano la Malvasia istriana – vino bianco dalle note floreali – e il Refosco, vino rosso ricco di tannini e antiossidanti. Questi vitigni, insieme a varietà locali come il Terrano, il Cipro e il Moscato Giallo, sono diventati il simbolo dell’identità vinicola istriana. Scopriteli lungo le strade del vino o nelle autentiche cantine dove i viticoltori custodiscono antiche tradizioni.

​Malvasia Istriana

​La Malvasia è il simbolo dell’Istria, che si riflette in ogni goccia della sua tonalità dorata. Questo vino, intriso di sole e di mare, conquista con le sue fresche note di frutta matura, agrumi e un delicato tocco minerale. La sua acidità equilibrata e la pienezza al palato lo rendono il compagno ideale dei piatti istriani, come gli scampi alla busara o il prosciutto crudo. La Malvasia non è solo un vino – è la storia del paesaggio istriano, dove le viti si bagnano al sole, respirano i venti marini e danno vita a un vino di straordinaria eleganza. Scoprite perché la Malvasia è l’amata tra i vini bianchi – il suo fascino vi conquisterà già al primo sorso. Ideale per momenti di relax sul mare o convivialità a tavola.

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​Refosco

​Il Refosco è la forza e la profondità dell’Istria racchiuse in una sfumatura rosso scuro. Questo vino conquista con le sue ricche note di frutti neri, bacche selvatiche e un delicato tocco  speziato. La sua struttura piena e i tannini equilibrati lo rendono il compagno ideale dei piatti istriani come la minestra, gli arrosti o i formaggi stagionati. Il Refosco non è solo un vino – è l’espressione del carattere forte dell’Istria, dove le viti resistono alla bora e producono uve di eccezionale concentrazione. Scoprite perché il Refosco entusiasma gli amanti dei vini rossi – la sua potenza ed eleganza lasceranno un’impronta indelebile.

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​Moscato Giallo

​Il Moscato Giallo è come un raggio di sole estivo racchiuso in una bottiglia. Questo vino bianco aromatico vi incanterà con note fresche di fiori, pesche mature, mandorla e un leggero tocco mielato. La sua acidità vivace e la delicata rotondità lo rendono il compagno perfetto per i dolci istriani, i frutti di mare freschi o gli antipasti leggeri. Il Moscato Giallo non è solo un vino – è la musica dei vigneti istriani, dove il sole bacia l’uva e crea un’inebriante armonia di profumi e sapori. Scoprite perché questo moscato è tra i vini aromatici più apprezzati – la sua eleganza e freschezza conquisteranno i vostri sensi. Ideale per pomeriggi rilassati in terrazza o come aperitivo rinfrescante.

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​Terrano Istriano

​Il Terrano è un vino rosso intenso che in Istria vanta una lunga storia e un forte valore simbolico. Ottenuto dal vitigno Refosco, grazie al particolare suolo e al clima istriano assume un carattere unico. È noto per il suo colore rubino brillante, la freschezza pronunciata, l’acidità elevata e il corpo pieno. Al naso dominano i frutti di bosco, le spezie secche e una leggera mineralità. I Terrani giovani sono più vivaci e freschi, mentre l’affinamento porta morbidezza ed eleganza. In Istria, il Terrano è spesso il vino delle feste e della tradizione, perfetto in abbinamento con piatti di carne locali, prosciutto, tartufi e selvaggina.

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Cipro

​Il Cipro è un antico vitigno autoctono, quasi dimenticato, originario dell’Istria slovena. Per lungo tempo è stato presente soprattutto in piccoli vigneti come parte di assemblaggi con altre varietà, ma oggi sta vivendo una rinascita tra gli amanti dei vini naturali e locali. Il vino prodotto dal Cipro è solitamente leggero, fruttato e fresco, con un basso tenore alcolico. Il colore varia dal rosato chiaro al rubino, mentre il profumo rivela frutti rossi, spezie delicate e un tocco di terra istriana. Per la sua rarità e autenticità, il Cipro rappresenta un vero tesoro del patrimonio vitivinicolo sloveno, preservato solo dai viticoltori più appassionati dell’Istria.

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